(ita only) liberamente ispirata da alcuni fiori a Sepang (Malesia), ma adatto a descrivere molti luoghi del mondo contemporaneo. - se un fiore avesse voce Una stiracchiata ai petali, e anche questa giornata può iniziare. Dev'essere uno di quei cinque giorni che terminano in "-dì", in cui tutto sembra essere frenetico (senza motivo) nel vostro ritmo quotidiano. Vi guardo spesso, nelle vostre corse per arrivare in orario, spesso con bagagli al seguito verso chissà dove. Qualcuno di voi di rado si avvicina e mi guarda, mi ammira con un accenno di sorriso appeso tra malinconia e stupore. Qualcuno persino mi sfiora col naso, per scoprire il mio lato piu intimo e nascosto. Lo fate spesso con discrezione e solenne rispetto, lo stesso atteggiamento con cui i veri gentiluomini osservano la scollatura sensuale di una donna. Ci sono due modi in cui mi piace vedervi chiudere gli occhi: l'uno è assonnato, l'altro è consapevole. Ci sono due modi in cui mi piace vedere che li aprite: l'uno è assonnato, l'altro è colto da meraviglia. Siete sempre in movimento e anche quando siete fermi, siete sovente da un'altra parte. Quando vi sedete a quel tavolino d'estate, ingurgitate cibo quasi senza rendervi conto di cosa ci sia nel piatto. Siete goffi e un po' patetici a tratti, scusate la schiettezza, come quando andate a sbattere camminando perchè troppo immersi nello schermo luminoso che tenete in mano. Eppure... siete fiori tanto quanto me, ma solo alcuni di voi provano a sbocciare: vi vedo, sapete? C'è chi gratta della sporcizia con l'unghia con l'eleganza di un passo di danza, chi presta attenzione al rumore croccante della neve sotto i piedi, e chi, dopo lo schiaffo ricevuto dalla ragazza, rimane fermo qualche secondo per lasciar scorrere ogni impulso aggressivo: sa che non vale la pena reagire. Sono questi piccoli gesti a contare nella vita: non certo la carriera, una bella casa, essere stati nel Grand Canyon. Nella mia breve vita, trovo gioia e agio nella concentrazione che la precisione richiede, nella lentezza della semplicità: l'ovvio non è banale ma essenziale! Finchè arriva quel giorno, dove cado (o volo?), la bellezza sembra finire. Ma così è la vita, anche la vostra. Arriva il momento in cui dovrete abbandonare tutto, e se avrete usato la vostra vita per allenarvi, non sarà per nulla doloroso, anzi. Ci si scompone, tornando all'origine che forse non abbiamo mai lasciato, come un accordo che torna arpeggio, pur essendolo sempre stato. Non so quanto resterò su questo freddo e umido suolo, ma spero abbastanza per strappare ancora qualche sorriso e qualche frugale manifestazione di meraviglia. Perchè se c'é una cosa che ho capito, é che in ogni gesto dimora un'occasione di purezza autentica, e ogni momento diviene un tempio per celebrarla.
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ITA then ENG, after the song -.-.-.-.-.-.-.-.- Arpeggi di una frana (Ode al cambiamento) Il rombo dal silenzio niente più come prima la roccia si frantuma in fiumi di miele e carta il solletico di millenni scavalcato dal fragore di un istante la valle ora culla le macerie contraltare di una vasta ferita l'una aspetta i nuovi fiori l'altra l'abbraccio della luna A.Mansi -.-.-.-.-.-.-.-.- [...] Oh, specchio nel cielo Cos’è l’amore? Può il bambino dentro il mio cuore, alzarsi e andare oltre? Posso navigare nelle mutevoli onde dell’oceano? Posso gestire le stagioni della mia vita? Beh, ho avuto paura del cambiamento Perché ho costruito la mia vita intorno a te Ma il tempo ti rende più sfrontato Anche i bambini crescono E anche io sto crescendo [...] "Landslide" - Fleetwood Mac (1975) "Landslide" - Fleetwood Mac - Live in 2006 ENG Landslide arpeggios (Ode to change) The rumble from the silence nothing will be the same rock shutters in rivers of honey and paper the tickle of millennia leapt over by the roar of an instant the valley now cradles the ruins counterpart of the vast wound the first awaiting the new flowers the latter the hug of the moon A.Mansi -.-.-.-.-.-.-.-.- [...]
Oh, mirror in the sky What is love? Can the child within my heart rise above? Can I sail through the changing ocean tides? Can I handle the seasons of my life? Well, I've been afraid of changing 'Cause I've built my life around you But time makes you bolder Even children get older I'm getting older too [...] "Landslide" - Fleetwood Mac (1975) ITA, then ENG after the pictures Come geodi in carne ed ossa Bipedi singolarità coperte di soffice pelle, un'osmotica membrana in cerca di carezze o una cotonosa inferriata tra il calduccio di casa e la scoscesa infinità dell'universo Dentro di me, di te uno scrigno di perfezione cristallina nascosto ai più se lasciato intatto in un buio profondo dove annegare gioie e dolori ricordi ed effimere gemme del presente. Finchè la straordinaria frattura svelerà quel tripudio di meraviglia! Pensavo di esistere, testardo, solitario, indipendente e indistruttibile! Guardati intorno, miliardi di esseri respirano la tua stessa aria che ci unisce in una gloriosa continuità! Guardati ora! La luce si frantuma in scintillii ed arcobaleni Un piccolo immenso capolavoro, rimasto a lungo celato! Da roccia impaurita e sola ad audace ruscello, giovane esploratore Da cimitero diamantato Ad astro morente Ora, conosci la vera natura di tutto! - (A.Mansi) Nelle foto: una gelida mattina, Allschwil (Svizzera), Gennaio 2018. ENG Like geodes in the flesh Biped singularities covered by soft skin an osmotic membrane seeking caresses or a cottony iron grating between the home warmth and the steep infinity of the universe. Inside me, inside you a chest of crystalline perfection hidden to most of us if left untouched in a deep darkness where we drown joy and pain, memories and ephemeral gems of the present moment Until, the extraordinary fracture will reveal that triumph of marvel! I thought I existed stubborn, solitary, independent and indestructible. Look around you, Billions of beings are breathing the same air that unifies us in a glorious continuity! Look at you now! Light shatters in twinkles and rainbows A small immense masterpiece, concealed for too long From a scared and lonely rock to a daring brook, young explorer From a diamond cemetery to a dying star Now you know the meaning of all! - A.Mansi (In the pictures: a frosty morning in Allschwil (Switzerland), January 2018. (ITA poi ING dopo la canzone che mi ha "prestato" il titolo // ITA then ENG after the song that "lent" me the title) -.-.- Agrodolce Gialla e arricciata "Vado", un fugace sussurro Nemmeno il tempo di un suono Dopo mesi di robusta intesa Spettatore premiato assisto alla caduta pura matematica dipinta di danza L'infinitesimo accoglie l'infinito nella continuità dell'inevitabile Un dramma che nuota nell'estasi più vasta - A. Mansi (ENG)
-.-.- Bittersweet Yellow and curled "I go", a fleeting whisper not even the time for a sound after months of robust harmony Awarded spectator I witness the fall pure maths painted with dance The infinitesimal embraces infinity in the continuity of the inevitable A drama swimming in the vastest ecstasy - A. Mansi (ITA only)
Una metafora della vita, nonché una filastrocca per grandi, piccini, poeti e scienziati. - Nuvole in viaggio Come noi, in costante mutamento Calme? Macché, mai un momento! Paiono agili delfini in esibizione e il gran finale è una missione! Aspettan solo del calore Per giocare col vapore A volte resta cotonoso Se non tende al tenebroso <<Dipingo vivace la tela del cielo! Io, sua bianca sposa con il velo!>> Tutto è cosi solenne e primitivo Come il nostro gran preparativo: quando si accinge il nostro viso a sfoggiare un bel sorriso E quel che mi trovo ad ammirare é metafora del mio vagare. Questa vita pare un mare eppure un solo foglio da colorare. A.Mansi - Per altre foto sulle nuvole, c'è una pagina su questo stesso blog. Altrimenti, qui ;) ITA then ENG after the (very appropriate) song - Casa Sulla locomotiva rossa,nera e gialla dove giocavo da bambino tra i monti, abbastanza in alto dove posso vedere le nuvole nelle confidenze con mia sorella e nelle carezze di chi lei ha messo al mondo ecco, li dove spunta un sorriso nell'umido silenzioso della sera estiva avvolto dalle storie del nonno nell'istinto materno di colei che mi protegge ah, cantare con gli amici! alle più distanti e sconosciute latitudini nei sentimenti in quell'abbraccio infinito tra timidi sussurri nel giardinaggio con papà negli occhi di chi mi ascolta nelle parole di chi ho ascoltato di chi mi ha insegnato in giro per il mondo sotto stelle diamantate nelle chiacchierate con la Luna Casa non é in alcuno di questi momenti pur essendo in ognuno di essi ovunque appoggi la mia guancia il mio respiro la contemplazione di ogni secondo - A. Mansi "Wherever I may roam" by Metallica - Lyrics here (ENG)
Home On the red, black & yellow locomotive where I played in my childhood in the mountains, high enough where I can see the clouds sharing secrets with my sister in the caresses of whom she gave birth to here, where a smile arises in the silent humidity of the summery night wrapped in grandpa stories in the motherly protection defending me ah, singing with friends! at the most distant and unknown latitudes in the feelings in that infinite hug among shy whispers gardening with daddy in the eyes of those that listen to me in the words of those I listen and I get teachings from around the globe under diamond stars chatting with the Moon Home is in none of these moments althought it is indeed in all of them wherever I may lay my cheek my breath my contemplation of every second - A. Mansi ITA then ENG after the picture - Ode all'alta montagna Superato il limite dei boschi, eccoti! Oltrepassata la soglia dei pensieri mi riabbracci... Stretti sentieri mi portano a bivi, specchi delle mie incertezze, o si perdono, figli di domande ancora senza risposte. Di cosa ti vestirai oggi? Del sole più cocente? O della neve più inaspettata? Ho sudato molto per vederti ancora. Gli scarponi si appoggiano alle morene tardiglaciali scalini improvvisati verso il tuo viso scosceso guance rocciose ed imponenti baciate da albe e tramonti Quanto fa freddo di notte, agli alpeggi? Fin dove risuonano le campane delle mucche? Quanto è rossa Antares nelle notti senza Luna? I laghetti turchese trovano comodo giaciglio tra le tue aspre rocce, palcoscenico per acrobati dalle maestose corna e per i culbianco entusiasti della loro dimora Come stai quassù tutta sola? Quanto ti mancano le tue maniche di ghiaccio perdute? Che ne fai di questo vento libero, quando nessuno è qui a goderne? Dividi, con durezza, pendii apparentemente vicini sebbene faccia delle bocchette il più tenero spiraglio: sarebbe un peccato non celebrare con nome e quota l'elevato e sospirato ciacolare di due valli amiche. Come rendi il mio silenzio così pieno? Come possono i miei occhi contenere tutto quel che ammiro? Da quanto sei qui? Contemplare, con te intorno, ha uno squisito sapore di nient'altro La mente si apre raccoglie e abbandona ruscelli di emozioni, trova rifugio nel lasciare andare. Torno giù ora, grato alle mie gambe che ti hanno riportato in quella parte interiore dove diventi sconfinata. Un ultimo sguardo a te, madre, mia culla a 2000 metri e più Sotto il limite dei boschi, le tue lacrime dissetanti mi ricordano te, mescolandosi alle mie che gorgogliano di gioia. Sotto la soglia dei pensieri, la fragrante quotidianità di una valle vestita a festa. - A. Mansi ENG
Ode above 2000m Beyond the edge of the woods there you are! Beyond the threshold of my thoughs you hug me again... Narrow trails lead me to forks mirrors of my uncertainties sometimes they suddenly vanish, sons of questions still with no answers. What will you wear today? Scorching sun? The most unexpected snow? I've sweated a lot to see you again. My boots rely on late Würm moraine improvised steps towards your precipitous face grandiose rocky cheeks kissed by sunsets and dawns How cold is it in the night, at the alpine pastures? How far does the cows' bells sound get? How red is Antares, in the moonless nights? The small turqouise lakes find a comfortable pallet among your harsh rocks a stage for majestically horned acrobats and for Wheatears, enthusiastic in their home How do you feel up here, alone? How much do you miss your lost icy long-sleeves? What do you do with this free wind, when nobody's up here to rejoice in it? You firmly divide, apparently close slopes although you make the small passes become a tender glimmer; It would be a shame not to celebrate with name and height the noble and longed-for chat between two friendly valleys How do you make my silence so full? How can my eyes contain all that I'm admiring? How long have you been here for? Contemplating, with you around, has a delicious taste of nothing else My mind opens It gathers and abandons brooks of emotions, finding refuge in letting go. I'll go back down, now, grateful to my legs that brought you once again in that inner part where you become boundless. A last glimpse at you, mother, my cradle at 2000 meters and more Below the edge of the woods, your thirst-quenching tears reminds me of you getting mixed with mine, gurgling full of joy. Below the threshold of my thoughts, the fragrant everyday life, of a dressed-up valley. - A. Mansi (ITA then ENG) Sentiero Il sentiero conduce, il sentiero parla Solco di sudore altrui, e ora anche del mio, mi accompagna dove altrimenti non potrei andare. Ridona speranza se mi perdo Gioisce dei miei freschi passi coraggiosi Accogliendo il mio affanno Facendosi autografo della mia fatica. (Ale - 31lug2017) -.-.-.- "Tutta la mia giovinezza può essere capita alla luce di questo segreto, che m'indusse a vivere in una solitudine quasi insopportabile, e considero oggi un merito aver resistito alla tentazione di parlarne con qualcuno; così già allora s'era prefigurato il mio rapporto col mondo quale è oggi: oggi come allora sono un solitario, perché conosco e devo trattare cose che gli altri ignorano, e di solito preferiscono ignorare." C.G.Jung - Ricordi, sogni, riflessioni ENG Trail The trail leads, the trail speaks Groove left by others' sweat, and now by mine as well It carries me where, else, I couldn't go. It gives new hope if I get lost It rejoices for my fresh brave steps Greeting my shortness of breath Becoming an endeavour's signature (Ale - 31lug2017) -.-.-.-
"My entire youth can be understood in terms of this secret. It induced in me an almost endurable loneliness. My one great achievement during those years was that I resisted the temptation to talk to anyone. Thus the pattern of my relationship to the world was already prefigured: today as then I am a solitary, because I know things and must hint at things which other people do not know, and usually do not even want to know." C.G.Jung - Memories, dreams, reflections. ITA only (For those who do not speak Italian: I apologize for the missing english translation, but as all this was written with a "stream of consciousness" approach, the translation would have made me loose that liberating feeling. Thanks for your understanding!) -- "gnniiiiiik!" Il gentiluomo dal fascino del filosofo voleva solo richiudere il tavolino evidentemente scarsamente lubrificato, ma il rumore stridente tagliò l'aria a metà. Silenzio nel vagone. Prima ci si chiese se la carrozza si stesse lacerando, poi semplicemente cosa stesse succedendo. "Scusate" disse lui imbarazzato. Un signora più lontana gli rispose "Nulla! Spero non siano state le sue ossa!" Si iniziò a sorridere. "No no...semplicemente il mio cervello" stette al gioco lui. Risate grasse nel vagone. "Dev'essere stato un pensiero non da poco quindi!" continuò la signora, che evidentemente ci aveva preso gusto. Gli sguardi dei passeggeri si incrociarono fugaci, appesi a sorrisi dolcissimi. "Si fidi, non vorrebbe saperlo!" concluse lui, chiudendo delicatamente questo siparietto dall'alto contenuto zuccherino. Tutto tornò alla normalità. Nessuno intorno a me si immaginava che stessi scrivendo di quel che era successo, di quei 5 secondi di unione sociale (e intima connessione spontanea) tra sconosciuti. Mi sento spesso a casa quando sono immerso tra persone mai viste prima. Li guardo, vi guardo, osservo i sorrisi nati da una piccola gentilezza ricevuta, gli occhi stanchi che non chiedono nulla se non di capire e di essere capiti. Adorabile punkettona che hai perso il portafogli, non odiare te e la tua vita. Non sei stupida e inutile come dici di essere, domani è il tuo compleanno e andrà tutto bene! La lieve ebbrezza che il sidro ha portato in te, e i tuoi bizzarri capelli azzurri e rosa, non potrebbero riempire meglio il sedile di fianco al mio. E' tanto bello incontrarvi tutti, vedere le rondini che avete tatuate sulle mani e lo stupore che il tramonto dipinge sui vostri volti, ma ora devo andare a casa. Sogni d'oro e a domani. (scritto in pieno "flusso di coscienza", ispirandomi a fatti realmente accaduti, a me, ieri, oggi, domani) ITA then ENG after the picture and the song - LUNA PIENA (A. Mansi) "Che Luce! Leggo persino il giornale!" ti avrebbe detto il nonno. Rifletti il giorno di notte per concedermi un'ombra ora che tutti dormono. Aggrappata da millenni alla sfera celeste soverchi la luce delle stelle concedendoci un momento di gloria Il mio sguardo si getta all'orizzonte ribadendo i contorni delle cime solenni ma ammutolite nella contemplazione del tuo viso lo stesso disco sorridente che danza, martoriato La notte tace, le nuvole corrono in punta di piedi adornando con una corona chi una propria luce non ha. Il pianeta si riveste di un'argentea carezza. ENG
- FULL MOON (A. Mansi) "What a Light! I can even read the newspaper!" My grandpa would have told you. You reflect the day in the night, to grant me a shadow now that all are sleeping. Grasping since millennia the celestial sphere you outdo the stars' light allowing us a moment of glory My gaze falls onto the horizon reaffirming the peaks' countour solemn but speechless in contemplation of your face the same smiling disk that dances, tormented The night is still the clouds are running on tiptoes adorning with a crown who does not own a light The planet dresses up again with a silvery caress. |
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January 2023
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