ITA and ENG (lyrics after the video) Una canzone che mi dona la dose di poesia di cui ho bisogno e che si presta a diverse interpretazioni, come la fase che stiamo attraversando, del resto. Un'espansione che salta a piè pari la compressione della segregazione. - A song that gives some much needed poetry and that is subject to different interpretations, as is the phase we're going through. An expansion that jumps over the compression of segregation Allschwil (CH) - Marzo 2020 -.-.-.-.-.-.-.-.- Cathedrals (music and lyrics by "Jump, little children") tESTO IN ITALIANO
Cattedrali (testo e musica di "Jump, Little Children") All'ombra di alti edifici Di angeli caduti sui soffitti Piume oleose in bronzo e cemento Colori sbiaditi, pezzi lasciati incompleti La fila si muove lentamente oltre la recinzione elettrificata Attraverso i confini tra i continenti Nelle cattedrali di New York e Roma C'è la sensazione che dovresti semplicemente andare a casa E trascorrere la vita intera a scoprire dove si trova - All'ombra di alti edifici L'architettura si sta lentamente scrostando Statue in marmo e divisori in vetro Qualcuno sta osservando tutti i forestieri La fila si muove lentamente attraverso la porta numerata oltre il mosaico del capo di stato Nelle cattedrali di New York e Roma C'è la sensazione che dovresti semplicemente andare a casa E trascorrere la vita intera a scoprire dove si trova - All'ombra di alti edifici Di archi che si inginocchiano infinitamente Paesaggi sonori che fanno eco ai panorami Qualcuno sta ascoltando a debita distanza La fila si sposta lentamente in una luce che sbiadisce Un ultimo momento nel cuore della notte Nelle cattedrali di New York e Roma C'è la sensazione che dovresti semplicemente andare a casa E trascorrere la vita intera a scoprire dove si trova (x2) lYRICS IN ENGLISH
Cathedrals (music and lyrics by "Jump, little children") In the shadows of tall buildings Of fallen angels on the ceilings Oily feathers in bronze and concrete Faded colors, pieces left incomplete The line moves slowly past the electric fence Across the borders between continents In the cathedrals of New York and Rome There is a feeling that you should just go home And spend a lifetime finding out just where that is - In the shadows of tall buildings The architecture is slowly peeling Marble statues and glass dividers Someone is watching all of the outsiders The line moves slowly through the numbered gate Past the mosaic of the head of state In the cathedrals of New York and Rome There is a feeling that you should just go home And spend a lifetime finding out just where that is - In the shadows of tall buildings Of open arches endlessly kneeling Sonic landscapes echoing vistas Someone is listening from a safe distance The line moves slowly into a fading light A final moment in the dead of the night In the cathedrals of New York and Rome There is a feeling that you should just go home And spend a lifetime finding out just where that is (x2)
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(ITA only) - In tanti dicono quello che dovrei fare, in pochi sanno spiegarmi perchè. Le tradizioni in cui sono immerso sono colonne portanti della società in cui sono nato, difficili da scostare, o troppo fitte per lasciarmi vedere al di là. Tutti sono indaffarati a promuovere le loro idee o ingoiano passivamente quelle degli altri senza protestare. Cristiani, atei, musulmani eccetera: ognuno, a suo modo, è un po' fanatico difensore di principi che spesso chiudono i loro stessi orizzonti, invece di aprirli. Questo, del resto, chiedono i dogmi: una cieca fede nel mistero. Questo, del resto, chiede l'ostinata negazione dei dogmi: un testardo e continuo voltar le spalle a ciò che non può essere spiegato razionalmente. In fin dei conti, penso, credenti convinti ed atei convinti condividono lo stesso identico atteggiamento verso le proprie idee ed opinioni: una difesa a spada tratta poco disponibile alla rivisitazione. E non parlo, qui, dell'accettazione degli altri e delle loro idee, ma di quanto uno sia disposto a ridiscutere quel che ha sempre dato per scontato (o in cui ha sempre creduto) in prima persona. "Mettere in discussione" è un processo faticoso, che male si sposa con la pigrizia di questi tempi moderni. Per molti, poi, rappresenta una sconfitta di cui non vogliono nemmeno sentire parlare: come giustificare un cambio radicale di approccio, dopo 30, 40, 50 anni investiti in tutt'altra direzione? Meglio rimanere saldi a principi sicuri e coerenti, anche se non risuonano con me. Nel mio piccolo, ho potuto osservare un disperato bisogno di ortodossia in diverse tappe del mio percorso: dal cristianesimo che mi ha cresciuto, alla scuola, dal volontariato allo sport, dallo yoga al buddismo di derivazione religiosa (precisazione che ho messo non a caso). Ho visto fanatici in tutte le tappe della mia vita. Ho sentito un sacco di "devi", una moltitudine di "risultati ideali a cui tendere", una serie di "tappe ben definite da seguire", pena il finire fuori sentiero. Non voglio nè classificare tutti come fanatici nè voglio denigrare i tanti lati positivi degli insegnamenti, delle tradizioni e del lavoro di altri che, nei millenni, è arrivato fino ad oggi. Ma ormai il mio naso mi richiama all'attenzione spesso: è disgustosa la puzza di "verità assoluta" impacchettata in codici di comportamento o dogmi in cui credere. Bisogna starci attenti, tutto qui. Ho avuto la fortuna di incontrare tante persone che mi hanno invitato ad un cambio di prospettiva su tanti fronti, cosa non facile considerando che la mia struttura di pensiero e di ragionamento è ancora molto influenzata dalla formazione scientifico-ingegneristica che ho ricevuto. Ma anche un bambino che viene forzato ad assaggiare il gambo del broccolo, può finire col trovarlo squisito (frase quanto mai vera sia per me che per la mia nipotina). Ho capito che l'ortodossia e le sedicenti verità danno sicurezza e stabilità per affrontare quel che non può essere compreso con l'intelletto, ma levano tutto il sapore, il gusto e la meraviglia dell'inspiegabile. Se qualcuno dovesse chiedere, guardando un fiume, di indicare passato e futuro, in molti punterebbero il dito verso il passato a monte, e poi verso il futuro a valle: non può che essere così, da su a giù, questa è la direzione ovvia. O forse quella che pare più accreditata e sicura. Anche su questo, un prezioso libro mi ha svelato uno di questi piccoli (grandi!) cambi di prospettiva: "Cominciai a capire un fatto, e cioè che tutte le cose, per un pesce di fiume, vengono da monte: insetti, rami, foglie, qualsiasi cosa. Per questo guarda verso l’alto, in attesa di ciò che deve arrivare. Se il punto in cui ti immergi in un fiume è il presente, pensai, allora il passato è l’acqua che ti ha superato, quella che va verso il basso e dove non c’è più niente per te, mentre il futuro è l’acqua che scende dall’alto, portando pericoli e sorprese. Il passato è a valle, il futuro a monte" (Le otto Montagne - P. Cognetti) Difficile tradurre in parole la dolcezza che queste minuscole scoperte portano. Si tratta davvero di qualcosa di simile al primo assaggio di un frutto che fino a quel momento ti era stato celato. Un po' come andare oltre i libri esposti in vetrina e trovare l'accesso al polveroso magazzino, dove le vere gemme rimangono protette da chi oserebbe scartarle. I veri maestri non ti dicono di non fare questo o quello, ma donano piuttosto strumenti per estrarre il meglio e valutare cosa è utile. Non si vantano della propria conoscenza nè credono di avere tutte le risposte, ma piuttosto insegnano a dare valore alle domande, per aiutare a rispondere (se proprio necessario) a proprio modo. Ma quindi, se davvero posso usare un ruscello come metafora dello scorrere dei miei giorni, allora il modo più adeguato per viverlo è entrarci, con i piedi immersi, a mollo. Sul palcoscenico dell'esistenza. Splash! Sento da valle i ricordi che tornano a me come salmoni che risalgono la corrente. Da monte non so cosa aspettarmi: la dissetante prospettiva di nuovi progetti o l'angoscia delle preoccupazioni? Per quel che ne so, quelle vacche lassù possono anche aver urinato nel ruscello. Non mi importa troppo. Il mio futuro è contaminato da costellazioni di insidie verso cui è utile orientare solo una certa porzione delle mie risorse. Se le dedicassi tutte, perderei gran parte di quel che va in scena ora. Siamo esposti a tante distrazioni, alcune involontarie altre molto strumentali ai fini di altri. Il fatto che tutta quanta la tecnologia e il commercio puntino alla connettività globale, mentre tutti gli strumenti di sviluppo della consapevolezza si dirigono in primo luogo verso il nostro interno, dovrebbe farci pensare. Ma è proprio questo "pensare" che richiede innanzitutto di mollare la presa sulle convinzioni che appaiono solide e certe. Tante volte i vicini a cui non parliamo sono portatori di verità molto più di quanto lo siano i telegiornali. Poveri noi: a momenti ci fidiamo più delle previsioni del meteo, che del tempo che c'è realmente. "Mettere in discussione" non significa "essere indifferenti", ma piuttosto aprire le nostre percezioni verso quella curiosità tipica dei bambini, verso il loro "voler guardare dentro le cose", imitando, scoprendo, toccando la vita con mano. Sarò sempre grato alle crisi che ho vissuto e ai maestri che mi hanno accompagnato da una tappa all'altra, soprattutto quelli che mi hanno dato compiti e strumenti, invece che regole da imparare e verità da digerire. Per sentire la vita che scorre, bisogna entrarci dentro, non c'è altro modo, piedi a mollo. Qualche giocoso mulinello, arriva alle mie caviglie dopo soffici acrobazie che guidano i miei occhi come burattini. Con sollievo, riscopro che il solletico è un modo molto immediato per tornare nell'unico momento in cui vivo, quello in cui sto respirando. Sento le caviglie, euforiche, scompisciarsi dalle risate. -.-.-.-.-.-.-.- "Son seduto sul molo nella baia Guardando le onde che rotolano via Son semplicemente seduto sul molo nella baia sprecando il mio tempo" ITA (then ENG, after the video) Una poesia, più che una canzone, a cui mi sentivo di rendere omaggio. Un gioiello che, a mio parere, celebra anche la creatività che nasce inconsapevole dalla solitudine più dura ma che poi diventa rifugio e portale verso estensioni inimmaginabili, oltre la morte. Sono spesso i dettagli microscopici a far confluire l'esperienza e l'osservazione verso l'interno, liberando l'esistenza dalle catene dell'ignoranza, verso quel parco giochi chiamato infinito. DEAD BOY’S POEM (Copyright Nightwish) TESTO IN ITALIANO
Il poema del ragazzo morto (Copyright Nightwish) Nato dal silenzio, un silenzio pieno di esso Un concerto perfetto, il mio migliore amico Così tanto per cui vivere, così tanto per cui morire Se solo il mio cuore avesse una casa Canta quello che non puoi dire Dimentica ciò che non sai suonare Affrettati ad annegare in occhi meravigliosi Cammina nella mia poesia, questa musica morente La mia lettera d’amore a nessuno (Ritornello) Mai sospirare per un mondo migliore E’ già composto, suonato e raccontato Ogni pensiero, la musica che scrivo Tutto é un desiderio per la notte Scrissi per l’eclisse, scrissi per la vergine Morii per la bellezza, quella nel giardino Creai un regno, allungai il braccio verso la saggezza Fallii nel diventare un dio (1x Ritornello) “Se leggi questa riga, non ricordare la mano che la scrisse Ricorda solo il verso, pianto del compositore, quel pianto che non ha lacrime Perché a questo ho dato forza ed è diventato la mia sola forza. Casa confortevole, grembo materno, un'occasione per l’immortalità dove essere desiderato diventò un brivido che non avevo mai conosciuto, Il dolce pianoforte che scrive la mia vita” “Insegnami la passione perché temo sia svanita Mostrami l’amore, stringi a te chi é abbandonato Così tanto di più avrei voluto dare a coloro che mi amano... Mi dispiace... Il tempo dirà (questo amaro addio) Non vivo più per non disonorare nè te nè me E tu… Vorrei tanto non provare più dispiacere per te…” Un’anima solitaria… Un'anima d’oceano… -.-.-.-.-.-.-.-.-.- LYRICS IN ENGLISH
DEAD BOY’S POEM (Copyright Nightwish) Born from silence, silence full of it A perfect concert my best friend So much to live for, so much to die for If only my heart had a home Sing what you can’t say Forget what you can’t play Hasten to drown into beautiful eyes Walk within my poetry, this dying music My loveletter to nobody (Chorus) Never sigh for better world It’s already composed, played and told Every thought the music I write Everything a wish for the night Wrote for the eclipse, wrote for the virgin Died for the beauty the one in the garden Created a kingdom, reached for the wisdom Failed in becoming a god (1x Chorus) “If you read this line, remember not the hand that wrote it Remember only the verse, songmaker’s cry, the one without tears For I’ve given this its strength and it has become my only strength. Comforting home, mother’s lap, chance for immortality Where being wanted became a thrill I never knew The sweet piano writing down my life” “Teach me passion for I fear it’s gone Show me love, hold the lorn So much more I wanted to give to the ones who love me I’m sorry Time will tell (this bitter farewell) I live no more to shame nor me nor you And you… I wish I didn’t feel for you anymore…” A lonely soul… An ocean soul… Dead boy's poem (live 2018) All copyrights for music and lyrics in this post belong to Nightwish (www.nightwish.com) -.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.- ENG
A poem, more than a song, to which I wanted to pay tribute. A jewel that, in my opinion, also celebrates that creativity unconsciously arising from the toughest solitude, that eventually becomes refuge and gate towards unimaginable extensions. Microscopic details are very often the trigger allowing experience and observation to merge inward, liberating existence from the chains of ignorance, towards that playground called infinity. ITA the ENG, after the song - "Elàn" è la parola (e canzone) che usai 3 anni fa, quando lasciai casa per addentrarmi nell'avventura più ignota che la vita potesse presentarmi. La canzone stessa è metafora di fame e sete per la vita, per il "qui e ora", per il "vai e prendilo". Per celebrare queste 3 orbite intorno al sole, ho voluto rileggere e tradurre quello stesso testo che ora come allora getta quella spolverata di fragrante poesia sui miei occasionali gesti audaci. - Dedicata a Basilea, ormai mia seconda casa, e a tutto ciò che ha portato nella mia vita. tESTO IN ITALIANO
Elàn (by Nightwish) Smetti di dormire e lascia che la Primavera parli usando lingue nate ben prima dell'uomo Ascolta il Narciso che racconta la sua storia fai entrare l'ospite, esci Sii il primo a salutare il mattino I prati del paradiso attendono il raccolto Scogliere da cui nessuno è mai saltato, gelide acque immacolate creature di posti lontani, ancora celate Finalmente è arrivato il tuo turno, una caduta libera attende chi è audace Vieni, gusta il vino, sfida i ciechi ti guideranno dalla luce scrivendo zeri fino alla fine dei tempi Vieni, cavalca le nuvole, sfida il buio Si nutre dei percorsi mai iniziati vediamoci dove la scogliera incontra il mare La soluzione dell'indovinello davanti ai tuoi occhi giace nelle foglie morte e negli effimeri cieli cigni che tornano e solerti topolini Scritte e versi sul libro del giardino, nell'istante che culla lo sguardo di chi ama Costruendo un castello di sabbia vicino alla battigia, un castello di carte da un mazzo consumato una casa dalla posata e calma compagnia degli amici, Scrivi il testo di una canzone Che tu solo potrai capire [Rit.] cavalcando ogni stella cadente riprendi vita, apri la mente fatti quattro risate davanti a tutto ciò che è convenzionale vieni, assapora a fondo, lascia che la diga della mente ceda alle infiltrazioni Viaggia con grande entusiasmo e passione E balla la giga al funerale [Rit.] Vieni! -.-.-.-.-.-.-.-.- LYRICS IN ENGLISH
Elàn (By Nightwish) Leave the sleep and let the springtime talk In tongues from the time before man Listen to a daffodil tell her tale Let the guest in, walk out, be the first to greet the morn The meadows of heaven await harvest The cliffs unjumped, cold waters untouched The elsewhere creatures yet unseen Finally your number came up, free fall awaits the brave Come Taste the wine, Race the blind They will guide you from the light Writing noughts till the end of time Come, surf the clouds, race the dark It feeds from the runs undone Meet me where the cliff greets the sea The answer to the riddle before your eyes Is in dead leaves and fleeting skies Returning swans and sedulous mice Writings on the gardens book, in the minute of a lover’s look Building a sandcastle close to the shore A house of cards from a worn out deck A home from the fellowship, poise and calm Write a lyric for the song only you can understand [Chorus] Riding hard every shooting star Come to life, open mind, have a laugh at the orthodox Come, drink deep let the dam of mind seep Travel with great élan, dance a jig at the funeral [Chorus] Come! "Elàn" - Nightwish Live at Tampere 2015 (© 2015 Nightwish All Rights Reserved) -.-.-.-.-.- ENG "Elàn" is the word (and song) I picked 3 years ago, when I left home to enter in the most unknown adventure life could have offered me. The song itself is a metaphor for the hunger and thirst for life, for the right "here and now" and the "go at it and get it". As a celebration to these 3 orbits around the sun, I have read the lyrics of that song again, as they still sprinkle fragrant poetry over my occasionally bold actions. - Dedicated to Basel, and to everything and everybody this town brought to my life. -.-.-.-.-.-.-
ITA then ENG, after the song -.-.-.-.-.-.-.-.- Arpeggi di una frana (Ode al cambiamento) Il rombo dal silenzio niente più come prima la roccia si frantuma in fiumi di miele e carta il solletico di millenni scavalcato dal fragore di un istante la valle ora culla le macerie contraltare di una vasta ferita l'una aspetta i nuovi fiori l'altra l'abbraccio della luna A.Mansi -.-.-.-.-.-.-.-.- [...] Oh, specchio nel cielo Cos’è l’amore? Può il bambino dentro il mio cuore, alzarsi e andare oltre? Posso navigare nelle mutevoli onde dell’oceano? Posso gestire le stagioni della mia vita? Beh, ho avuto paura del cambiamento Perché ho costruito la mia vita intorno a te Ma il tempo ti rende più sfrontato Anche i bambini crescono E anche io sto crescendo [...] "Landslide" - Fleetwood Mac (1975) "Landslide" - Fleetwood Mac - Live in 2006 ENG Landslide arpeggios (Ode to change) The rumble from the silence nothing will be the same rock shutters in rivers of honey and paper the tickle of millennia leapt over by the roar of an instant the valley now cradles the ruins counterpart of the vast wound the first awaiting the new flowers the latter the hug of the moon A.Mansi -.-.-.-.-.-.-.-.- [...]
Oh, mirror in the sky What is love? Can the child within my heart rise above? Can I sail through the changing ocean tides? Can I handle the seasons of my life? Well, I've been afraid of changing 'Cause I've built my life around you But time makes you bolder Even children get older I'm getting older too [...] "Landslide" - Fleetwood Mac (1975) ITA then ENG after the (very appropriate) song - Casa Sulla locomotiva rossa,nera e gialla dove giocavo da bambino tra i monti, abbastanza in alto dove posso vedere le nuvole nelle confidenze con mia sorella e nelle carezze di chi lei ha messo al mondo ecco, li dove spunta un sorriso nell'umido silenzioso della sera estiva avvolto dalle storie del nonno nell'istinto materno di colei che mi protegge ah, cantare con gli amici! alle più distanti e sconosciute latitudini nei sentimenti in quell'abbraccio infinito tra timidi sussurri nel giardinaggio con papà negli occhi di chi mi ascolta nelle parole di chi ho ascoltato di chi mi ha insegnato in giro per il mondo sotto stelle diamantate nelle chiacchierate con la Luna Casa non é in alcuno di questi momenti pur essendo in ognuno di essi ovunque appoggi la mia guancia il mio respiro la contemplazione di ogni secondo - A. Mansi "Wherever I may roam" by Metallica - Lyrics here (ENG)
Home On the red, black & yellow locomotive where I played in my childhood in the mountains, high enough where I can see the clouds sharing secrets with my sister in the caresses of whom she gave birth to here, where a smile arises in the silent humidity of the summery night wrapped in grandpa stories in the motherly protection defending me ah, singing with friends! at the most distant and unknown latitudes in the feelings in that infinite hug among shy whispers gardening with daddy in the eyes of those that listen to me in the words of those I listen and I get teachings from around the globe under diamond stars chatting with the Moon Home is in none of these moments althought it is indeed in all of them wherever I may lay my cheek my breath my contemplation of every second - A. Mansi ITA Senza spendere troppe parole sul fascino potente delle cover, ecco una lista delle reinterpretazioni che mi hanno fatto "risuonare" come l'originale, se non di più. In ognuna della canzoni qui sotto l'autore originale, la canzone stessa o l'artista che l'ha reinterpretata (o a volte tutte e 3 le cose) nascondono un significato e un'importanza molto personali. Mi ci sono volute ore per questa ricerca che ben racconta la storia delle mie orecchie, dei miei occhi e delle note amiche che muovono il mio corpo e le mie emozioni. NOTA: aprite il link di YouTube per vedere/sentire oppure usate il link diretto alla playlist su youtube;) -- ENG Without wasting too many words on the fascinating powerful nature of cover songs, here is a list of those ones that made me "resonate" as (or even more than) the original. In each of the songs I listed here below, the original author, the song itself or the artist that reinterpreted it (or all the 3 things sometimes) are personally meaningful and important. It took me hours to accomplish this research that well summarizes the history of my ears, of my eyes and of those friendly notes that move my body and emotions. NOTE: open each song in Youtube with the link or use the direct link to the youtube playlist ;) Thin Lizzy - Whiskey in the Jar (Original version: traditional Irish song) Stevie Ray Vaughn - Voodoo Child (Original Version by Jimi Hendrix) Nightwish - Heart asks for pleasure first (original version by M. Nyman, "Piano Lessons" O.s.t.) A. Morissette - Basket Case (Original Version by Green Day) Giorgia - Sweet dreams (are made of this) (Original Version by Eurythmics) Cranberries - Go your own way (Original version by Fleetwood Mac) The White Stripes - Jolene (Original version D. Parton) Dream Theater - Carry on my wayward son (Original Version by Kansas) U. Tozzi - I Giardini di Marzo (Original version L. Battisti) Europe - Lights Out (Original version by UFO) A. Olsen - Il cielo in una stanza (incomplete live) (Original Version by Gino Paoli) J. Norum - The Loner (Original version by G. Moore) T.Turunen - Swanheart (Original Version by Nightwish) Y. J. Malmsteen - Adagio (from 1:03 of the video - Original version from T. Albinoni) D. Van de Sfroos - You shook me all night long (Original version AC/DC) - una chicca! Pearl Jam - Baba O'Riley (Original Version - The who) Nirvana - The man who sold the world (Original version by D. Bowie) Nightwish - High Hopes (Original version Pink Floyd) E. Ruggeri - Can't help falling in love (Original version - E. Presley) A. Keys - How come you don't call me (Original version Prince) Metallica - L'estasi dell'oro (Original Version E. Morricone) New Trolls - Un Chimico (Original Version by F. De Andre') P. Gilbert - Spanish Fly (Original version. E. Van Halen) Queen - Hello Mary Lou (Original Version by Scala & Kolacny Brothers: California Dreamin' (Original version by The Mama's & The Papa's) Melanie Mau & Martin Schnella - The Pinnacle (Original Version by Kansas) Imagine Dragons - I'm gonna be (Original version by The Proclaimers) Israel Kamakawiwo'ole - mix of Somewhere over the rainbow + What a wonderful world (Original Version H. Arlen for "The wizard of Oz" O.s.t. / L. Armstrong) C.Dion - Alone (Original Version by Heart) R. Carrieri - Ragazze stupide (Original version "Stupid Girls" by Miss Lì) Dr. Viossy - Capriccio 24 (Original Version N. Paganini) Elisa - Hallelujah (Original version by Leonard Cohen) J. Satriani, S. Vai, S. Morse - Rockin in the free world (Original version N. Young) E. John with Queen - The show must go on (Original version by Queen and Freddy Mercury). L. Pavarotti - Nessun Dorma (Original Version G. Puccini) C. Carrol - Czardas (Original version V. Monti) Olivia Newton Jones - Take me home, country roads (Original Version by John Denver) Oasis - I am the walrus (Original version by The Beatles) KT Tunstall - Second Hand News (Original Version by Fleetwood Mac) T. Turunen - Where were you last night (with mash-up with "Livin' On A prayer" and "Heaven is a place on earth") (Original Version Ankie Bagger) Lacuna Coil - Enjoy the Silence (Original version by Depeche Mode)
(ITA then ENG after the song) LACRIMA Non una semplice "goccia", come le altre. Gli occhi ti fanno da sorgente o da ghiacciaio in disgelo. Scendi a valle a pulire a proteggere rivelando un momento liberatorio di chi lascia andare la commozione la felicità il dolore la disperazione ogni emozione degna di una scorrevole carezza Parola ancestrale viaggi quasi immutata dai tempi di δάκρυμα (dakryma) Le labbra si muovono come allora per chiamarti e ti versiamo impotenti senza capire questo sublime dono testimonianza di un tormento questo rivolo complesso di autentica umanità. Cryin - (copyright J. Satriani) (ENG)
TEAR Not a simple "drop", like all the others Eyes are your pure source or thawing glacier You flow downstream to clean to protect revealing a liberating moment of those who let go a deep feeling happiness pain desperation every emotion worthy a fluent caress Ancestral word travelling almost unchanged since the age of δάκρυμα (dakryma) Our lips move now as then to call you and yet we pour you, defenceless without understanding this sublime gift proof of a torment this complex rivulet of flowing authentic humanity ITA then ENG after the video Mi piace esplorare come le persone affrontino l'argomento religione, soprattutto per sapere che ruolo abbia nella loro vita. Credo fortemente che ogni religione sia molto affascinante e vestita dei migliori propositi, ma è come le interpretiamo a fare la differenza. Che verbo sceglieresti se dovessi descrivere il tuo atteggiamento verso la tua religione (se ne hai una)? Esplorare? Affidarsi? Credere? Chiedere perdono? C'è una canzone che descrive molto bene il rischio che si cela dietro alle storie che ci sono state raccontate e che ancora sentiamo, soprattutto quando si allontanano dalla verità, pur nella pretesa di essere autentiche. Sebbene possa sembrare una canzone anti-religione (anti-cristiana soprattutto) credo che lo scopo sia l'opposto. Il testo e la musica (abbastanza pesante per alcune orecchie) puntano al "risveglio", per non credere ciecamente alle storie che orbitano intorno alla religione, quando queste vengono usate come strumento di controllo e persuasione delle masse... o peggio per giustificare una guerra. In fin dei conti, siamo qui per viverci il miracolo. -- DEBOLE FANTASIA (© Nightwish, www.nightwish.com) (testo originale in Inglese, qui tradotto in Italiano) Queste storie che ci sono state date Sono piene di sacrificio e vesti lussuriose, Cori dissonanti e occhi rivolti verso il basso L’egoismo di un primate altezzoso Guarda la corona della spia celeste Forgiata col sangue di coloro che lo sfidano Bacia l’anello, loda e canta. Lui adora il tuo dimorare nella paura e nel peccato La paura è una scelta che abbracci La tua unica verità Poesia tribale Stregoneria che riempie il tuo vuoto voglia di fantasia Necrocrazia maschile Ogni bambino merita un racconto migliore Scegli il tuo autore dal menù della fantasia Riempito con sofferenza e schiavitù Vivi solo per i giorni a venire Spazzando la sporcizia della casta superiore Bocca sorridente in una testa in decomposizione Prosciugando il capezzolo di chi è terrorizzato Siamo una razza di narratori Un gruppo affamato con giocattoli di cui vantarsi La paura è una scelta che abbracci (rit.) Dalle parole verso la guerra dei mondi Rinunciamo con disprezzo a tutto questo Dalle bugie viene la forza del nostro amore Latte materno, corretto al veleno, per questo neonato Svegliati bambino, ho una storia da raccontare C’era una volta… (rit.) ENG I like to explore how people cope with the topic "religion", and above all what role this has in their life. I strongly believe that every religion is fascinating and dressed with the best purposes, but our interpretation can make the difference. What verb would you choose to describe your attitude towards your religion (if any)? Explore? Trust? Believe? Ask forgiveness? There's a song that well describes the risk behind the stories that we were told and we still hear, especially when they get far from truth, claiming to be authentic. It might seem an anti-religion song (anti-christian above all), even though the purpose is quite the opposite. Lyrics and music (a bit heavy for some ears) aim for an "awakening", not to blindly believe in the stories orbiting around religion, when these are used to control or persuade people... or (even worse) to justify a war. Eventually, we are here to live the miracle. -- WEAK FANTASY (© Nightwish, www.nightwish.com) These stories given to us all Are filled with sacrifice and robes of lust Dissonant choirs and downcast eyes Self-hood of a condescending ape Behold the crown of a heavenly spy Forged in blood of those who defy Kiss the ring, praise and sing He loves you dwelling in fear and sin Fear is a choice you embrace Your only truth Tribal poetry Witchcraft filling your void Lust for fantasy Male necrocracy Every child worthy of a better tale Pick your author from à la carte fantasy Filled with suffering and slavery You live only for the days to come Shoveling trash of the upper caste Smiling mouth in a rotting head Sucking dry the teat of the scared A storytelling breed we are A starving crew with show-off toys Fear is a choice you embrace (ch.) From words into war of the worlds This one we forsake with scorn From lies the strength of our love Mother’s milk laced with poison for this newborn Wake up child, I have a story to tell Once upon a time (ch.) ITA then ENG (after the picture)...then MUSIC! Carl Sagan aveva molto a cuore i libri e il fatto che l'essere umano riuscisse a immagazzinare la sua conoscenza anche al di fuori del proprio cervello, in libri, cassette etc. In una trasmissione TV disse: << Trovo assolutamente affascinante tutto quel che sta intorno alla lettura di un libro. Eccolo qui, il prodotto di un albero, macchiato di piccoli scarabocchi neri, lo apri, e dentro la tua testa si manifesta la voce di qualcuno che parla, qualcuno che potrebbe essere morto da 3000 anni, e parla direttamente a te. Che magia grandiosa é mai questa?>> Aveva effettivamente ragione, quella voce ci parla, a volte uomo, altre donna, sembra venire da lontano eppure é dentro di noi, solo noi la possiamo sentire. Quando poi i libri ci vengono prestati o regalati dopo essere stati letti ("ho pensato a te leggendolo!"), se siamo fortunati troveremo appunti e promemoria a matita lasciati da chi ci ha preceduto. Mi figuro i movimenti della matita che ha tracciato quelle note, e poggio i miei occhi su parole che hanno generato pensieri in qualche altra mente, prima che nella mia. E che cosa provano i cantanti, quando vedono le loro canzoni cantate tanto da amici quanto da sconosciuti? Quelle parole, nate in precisi momenti, spesso molto intimi, muovono le labbra di altri. Che magia é mai questa? Da esseri umani, abbiamo la grande fortuna di poterci trasmettere davvero molto, con un'infinità di metodi. Da esseri umani, abbiamo la possibilità di renderci conto che siamo parte di una rete di emozioni che trascende tempo e spazio. Da esseri umani, abbiamo l'onore di sperimentare che siamo un "uno". ENG Carl Sagan was fascinated by books and by the humans ability of storing their knowledge out of the brain, in books, cassettes etc. In a TV show, he said: <<The whole idea of what happens when you read a book, I find absolutely stunning. Here is some product of a tree, with little black squibbles on it, you open it up, and inside your head is the voice of someone speaking who may have been dead 3000 years, and there it is talking directly to you. What a magical thing that is!>> He was definitely right, that voice is speaking to us, sometimes it comes from a man, sometimes from a woman, it seems to be far while it lies inside us, where it can only be heard by us. When books are given to us as a gift or lent ("I thought about you while reading it!"), if we are lucky we may find pencil comments or marks left by previous readers. I try to imagine the pencil moving, leaving those notes, and I rest my eyes on words that gave birth to thoughts in another mind, before mine was affected as well. And what are singers feeling, when they see their songs sung by friends and strangers? Those words, written in precise moments, often very intimate ones, are now moving someone else's lips. What a magical thing that is! As human beings, we are lucky enough to spread a lot, in countless ways. As human beings, we have the chance to realize that we are all part of a net of emotions that transcends time and space. As human beings, we have the honour to experience that we are "one". (music and lyrics' copyrights belong to Nightwish, www.nightwish.com) |
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