Eternity He who binds to himself a joy Does the winged life destroy But he who kisses the joy as it flies Lives in eternity's sun rise W. Blake (ITA then ENG after the picture) Due momenti incantevoli che mi hanno fatto sentire l'infinito in una frazione di secondo... una parafrasi alla poesia qui sopra ma soprattutto alla meraviglia che sta negli attimi fuggevoli. Nelle foto: - la mia prima Sfinge della Vite (Deilephila Elpenor), foto scattata ad Exeter (UK), città che apprezzo tanto e che ha persino permesso alla galleria "Persone" di crescere con momenti di canottaggio :) - quel che rimane dell'abbazia di Cerne Abbas (UK), un angolo di mondo dipinto di minuziosa, ma gloriosa, malinconia (ENG)
Two enchanting moments that made me feel the infinite in a fraction of a second... a paraphrase of the poem at the top but above all of the marvel that lies in fleeting moments. In the pictures: - my first elephant hawk-moth (Deilephila Elpenor) - shot in Exeter (UK), a city that I enjoy a lot and that even allowed to my "people" gallery to grow with some "rowing" shots. - what remains of Cerne Abbey, (Cerne Abbas - UK) a corner of the world painted with thorough, yet glorious, melancholy.
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Il castello n.7 dell'anno è arrivato subito all'inizio del mese portando un contrasto tra antico e moderno unico nel suo genere e che mi ha colto di sopresa! Foto scattate tra il Goetheanum di Dornach e il castello di Dorneck (Dornach, CH) : due costruzioni che si guardano custodendo contemplazione, vita e meraviglia. Per i precedenti "episodi", v. sotto. // ENG The seventh castle of the year arrived immediately at the beginning of the month, bringing a unique contrast between ancient and modern that took me by surprise! The pictures were shot in the Goetheanum and Dorneck Castle (Dornach, CH) : two buildings that look each other guarding contemplation, life and awe. For the previous episodes, see below. - Castelli precedenti - Previous castles # 1,2,3 # 4 # 5 # 6 ITA then ENG after the picture and the song - LUNA PIENA (A. Mansi) "Che Luce! Leggo persino il giornale!" ti avrebbe detto il nonno. Rifletti il giorno di notte per concedermi un'ombra ora che tutti dormono. Aggrappata da millenni alla sfera celeste soverchi la luce delle stelle concedendoci un momento di gloria Il mio sguardo si getta all'orizzonte ribadendo i contorni delle cime solenni ma ammutolite nella contemplazione del tuo viso lo stesso disco sorridente che danza, martoriato La notte tace, le nuvole corrono in punta di piedi adornando con una corona chi una propria luce non ha. Il pianeta si riveste di un'argentea carezza. ENG
- FULL MOON (A. Mansi) "What a Light! I can even read the newspaper!" My grandpa would have told you. You reflect the day in the night, to grant me a shadow now that all are sleeping. Grasping since millennia the celestial sphere you outdo the stars' light allowing us a moment of glory My gaze falls onto the horizon reaffirming the peaks' countour solemn but speechless in contemplation of your face the same smiling disk that dances, tormented The night is still the clouds are running on tiptoes adorning with a crown who does not own a light The planet dresses up again with a silvery caress. ITA then ENG, after the small photo-gallery Poche foto, scattate nel giugno 2017, che esaltano alcuni aspetti che tutti i laghi alpini condividono: - il colore pazzesco, dipendente dalle proprietà dell'acqua e dall'ambiente circostante - il solletico alla voglia di disegnare e dipingere - la dissetante accoglienza per la vita nelle sue infinite forme - l'ostinato richiamo alla solitudine C'è un ulteriore elemento che accentua ognuna delle caratteristiche citate e che rende ancora più speciale un lago: la fatica (fisica e mentale) sostenuta per raggiungerlo. Senza laghi alpini, questa mia vita sarebbe di certo diversa. ENG
A few pictures, shot in June 2017, that highlight some of the features that all alpine lakes share: - the stunning color, strictly linked to the water composition and to the surrounding environment - the tickle to our desire to draw and paint - the refreshing welcome to life in all its endless forms - the obstinate call to loneliness There is a further aspect that emphasizes each of the above listed items and that makes a lake even more special: the (physical and mental) effort to be borne to reach it. Without alpine lakes, this life of mine would be certainly different. ITA then ENG, after the pictures E' il periodo del via vai frenetico! Lo stesso albero (vivissimo e rigoglioso!) fa da casa a due nidi, uno di cinciarella e uno di picchio rosso maggiore. Se vi trovate a osservare un nido, fate in modo da mimetizzarvi o perlomeno state a una distanza sufficiente per cui i genitori possono continuare ad alimentare i piccoli. Inoltre, meglio non pubblicizzarlo troppo per non farlo diventare un posto affollato. Sarà il vostro piccolo segreto per una buona causa! Godetevi la natura sapendo che anche da voi dipende la buona riuscita o il fallimento del sublime progetto! ENG
It is now the period of the coming and going! The same tree (alive and flourishing!) is home for two nests, used by a blue tit and a woodpecker. If you find a nest, ensure you camouflage yourself or at least stay at a safe distance that allows the flying parents to feed the chicks. Furthermore, it is better not to share the location of the nest with too many people, to avoid crowding. It'll be your little secret for a good cause! Enjoy nature, knowing that the success or failure of the magnificent project, depends also on you! ITA then ENG after the pictures Ai lati delle strade più dimenticate Sulle rocce più inospitali Oltre gli ostacoli più insormontabili Loro crescono aggrappandosi alla luce a mani nude. - Foto scattate nel maggio 2017. ENG
At the side of the most forgotten roads On the most unwelcoming rocks Beyond the most insurmountable barriers They grow Grasping light With bare hands. - Pictures shot in May 2017 L'elefante che scalcia e la libellula in castigo - The bucking elephant and the grounded dragonfly10/5/2017 ITA, then ENG, after the picture "Gli antichi testi Pali paragonano la meditazione all’addomesticare un’elefante selvaggio. A quei tempi, con una corda resistente si legava ad un palo l’animale appena catturato. L’elefante, che si ritrovava legato non era certo contento: barriva e scalciava, e tirava la corda per giorni. Finalmente gli entrava in testa il fatto che non poteva andarsene, e si calmava. A quel punto potevano cominciare a nutrirlo ed a occuparsi di lui, prendendo qualche misura di sicurezza. Alla fine potevano fare a meno della corda e del palo e riuscivano ad addestrare l’elefante ai vari compiti. Si ritrovavano cosi ad avere un’elefante addomesticato che poteva essere impiegato per un lavoro utile. In questa analogia l’elefante selvaggio è la vostra mente, selvaggiamente vivace, la corda è la consapevolezza ed il palo è l’oggetto della meditazione, cioè il respiro. L’elefante addomesticato, il risultato del processo, è una mente ben addestrata e concentrata, che puo essere usata per il lavoro, estremamente arduo, di penetrare strati di confusione che oscurano la realtà. La meditazione addomestica la mente." - (La consapevolezza in parole semplici - H. Gunaratana) ENG
"Ancient Pali texts liken meditation to the process of taming a wild elephant. The procedure in those days was to tie a newly captured animal to a post with a good strong rope. When you do this, the elephant is not happy. He screams and tramples, and pulls against the rope for days. Finally it sinks through his skull that he can’t get away, and he settles down. At this point you can begin to feed him and to handle him with some measure of safety. Eventually you can dispense with the rope and post altogether, and train your elephant for various tasks. Now you have got a tamed elephant that can be put to useful work. In this analogy the wild elephant is your wildly active mind, the rope is mindfulness, and the post is our object of meditation, our breathing. The tamed elephant who emerges from this process is a well-trained, concentrated mind that can then be used for the exceedingly tough job of piercing the layers of illusion that obscure reality. Meditation tames the mind." - (Mindfullness in plain English - H. Gunaratana) (ITA then ENG, after the pictures) La collezione "un castello al mese" continua, ancora una volta inaspettatamente, dopo gli episodi precedenti (che trovate qui e qui). Da Arlesheim e il suo Ermitage ho avuto molto più di un semplice castello (Il castello di Birseck), rivelandosi un posto pieno di vibrazioni antiche, mistiche sensazioni e citazioni sbalorditive (senza dimenticare due nidi di cincia nella torre!). Lascio parlare le foto, che dicono tutto da sole. - (Foto scattate ad Arlesheim e nel castello di Birseck, Maggio 2017). ENG
The "one castle a month" collection goes on, again unexpectedly, after the previous episodes (that you find here and here). From Arlesheim and its Ermitage I got more than just a castle (The castle of Birseck), revealing to me a place full of ancient vibrations, mystic sensations and stunning quotes (not two forget two bird nests in the tower!). I let the pictures do the talking. - (Pictures shot in Arlesheim and Bisreck castle, May 2017). (ITA only) Tutto è partito da una giornata di pioggia, da delle foto che ho scattato a delle onde, che da millenni affascinano, evidentemente, non soltanto me. Ho trovato quindi una poesia di Pascoli che non ricordavo (o che forse non ho mai conosciuto), dove le onde parlano a un naufrago. Ci sono dei versi che richiamano molto l'impermanenza delle cose, il continuo mutamento di tutto, che ci porta a toccare e percepire angoli emotivi sconosciuti, spiacevoli e spesso contraddittori. In un verso, che ho riportato nel titolo dell'articolo, c'è addirittura uno dei temi centrali di molte filosofie o religioni orientali, ovvero l'illusione che il cosiddetto "Io" esista, quando invece è vuoto ma attraversato dall'esperienza e dal sentire. L'essere un tutt'uno che si abbraccia e condiziona è un tema poetico già di per sé, ancora più potente quando è messo in versi da leggere lentamente. Essendo questo sito molto caro a tutti questi temi, ecco un paio di foto, la poesia in questione e una lettura della stessa del mitico Gassman. Datene l'interpretazione che più vi garba. Il naufrago (G. Pascoli, 1909) I Il mare, al buio, fu cattivo. Urlava sotto gli schiocchi della folgore! Ora qua e là brilla in rosa la sua bava. Intorno a mucchi d'alga ora si dora la bava sua lungi da lui. S'effonde l'alito salso alla novella aurora. Vengono e vanno in un sussurro l'onde. Sembra che l'una dopo l'altra salga per veder meglio. E chiede una, risponde l'altra, spiando tra quei mucchi d'alga... II – Chi è? Non so. Chi sei? Che fai? Più nulla. Dorme? Non so. Sì: non si muove. E il mare perennemente avanti lui si culla. Noi gli occhi aperti ti baciamo ignare. Che guardi? Il vento ti spezzò la nave? Il vento vano che, sì, è, né pare? E tu chi sei? Noi, quasi miti schiave, moviamo insieme, noi moriamo insieme costì con un rammarichìo soave... Siamo onde, onda che canta, onda che geme... III Tu guardi triste. E dunque tua forse era la voce che parea maledicesse nell'alta notte in mezzo alla bufera! Noi siamo onde superbe, onde sommesse. Onde, e non più. L'acqua del mare è tanta! Siamo in un attimo, e non mai le stesse. Ora io son quella che già là s'è franta. E io già quella ch'ora là si frange. L'onda che geme ora è lassù, che canta; l'onda che ride, ai piedi tuoi già piange. IV Noi siamo quello che sei tu: non siamo. L'ombre del moto siamo. E ci son onde anche tra voi, figli del rosso Adamo? Non sono. È il vento ch'agita, confonde, mesce, alza, abbassa; è il vento che ci schiaccia contro gli scogli e rotola alle sponde. Pace! Pace! È tornata la bonaccia. Pace! È tornata la serenità. Tu dormi, e par che in sogno apra le braccia. Onde! Onde! Onda che viene, onda che va... |
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January 2023
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